viaggio a ritroso

sei tornato colla coda tra le gambe,

ma non nello spirito che grande si spande

tra il fatto ed il niente, fra il diniego

sguardi degli amici complici e distratti

te lo rispiego: t’è mancato

il senso buono e non di meno

quel segreto che sta sbadato nel guscio

della lumaca, della tartaruga:

limite. eppure resta senso fraterno

il calore umano eterno

la paziente gioia dei giorni tutti.

Resti quel che eri prima

anche sfatto, ammaccato

sempre vitale, matto.

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Parole, parole, parole: