le aperte stanze
è tutto un vociare
dei fiori i profumi.
mi metto da parte
e ti metto sull’altare:
tu vai a dormire
io resto ad ascoltare
il verso del gufo
che pare un antifurto
non avrò nulla da dirti
preciso resto all’ascolto
seduto alla finestra
son curioso del mondo
ch`avanza nella stanza.
mi verrebbe da dirti
ma non mi dedicherò a te
perché il polline satura
la nostra occulta natura:
i fiori incauti nella città folle