non è

non è poesia questo mal di testa
che mi spezza
non è poesia né la merda d’artista
né questa merda di cane
sotto la mia suola vietnamita
otto ore di lavoro chiuso nella fabbrichetta
la mia disfatta nervosa
impietosa deriva di carne
e lo spirito defecato
non lo è dire sì al padrone
sì sì sì
perché hai paura di finire male
con una casa di cartone sotto al ponte
di cemento armato che scricchiola e geme
acque nere reflue topi e psicopatici -no
non è poesia questo fottuto caldo
che s’incolla alla pelle
come bitume liquido
o una spray rancido
per pelli delicate
non lo è il mio dito medio
tra il giardinetto e le scalee mobili
l’asilo nido vecchio e scorticato
c’è stato benigni lo sapevi?
un’era e mezzo fa
e la coop per i vecchi del quartiere
crepato e stanco
col negro che pretende l’elemosina
la zingara che maledice il prossimo
suo come se stessa
non è poesia
non è poesia
questo lancinante grido d’aiuto.

essere e essere

questa è la vita
definita la sola
la più importante
l’attuale fattuale
da non lasciare.
appur viene
il momento
di liberare:
la mente sale
chissà dove
divien neutrale
ed il corpo esala
non sta più male.
l’eternità del mare.

è

tutto esiste
ed è
nell’instante preciso
di quest’inciso
tra il cateto
e l’ipotenusa
come una parentesi
mai chiusa.
tutto persiste
è quel che è
a dispetto dell’altro
della cultura
delle credenze
della società
è tutto pronto
per l’infinito e oltre.
mai abbastanza
d’altronde
la possanza verticalità
della creanza.

e

e non c’è mosso mare
non c’è tempesta
che non s’estingua lesta
come non c’è ritorno
senza un partire. e la luce
prima dell’azione minima
dell’interruttore: il dito
spunto d’assunto
che il futuro disegna

tu sai che cos’è?

io non so cos’è l’amore
non so cos’è l’arte
non so molte cose
piu o meno importanti
non credo in dio
e dio lo scrivo minuscolo
perchè sono un provocatore
eretico malfattore
per amore
si commettono i più orrendi crimini
ci si sposa a migliaia di chilometri
con perfetti sconosciuti
e si crede d’essere amati
da quella persona che s’è scelta
o c’ha scelti per i nostri difetti
per amore si scrivono pessime poesie
anche senza alcun amore
basta navigare nella rete
per accorgersene
anche chi non scrive d’amore può scoprirlo
amore non è poesia
spesso sopraffazione
sfinito individuo
quindi
questa non è una poesia
questo non è amore.

ragioneria di stelle

è che il mattino della domenica
sto già male per il lunedì.
non il venerdì sera, per esempio
carico di promesse. il mantenerle
sarà glaciale imperscrutabile ragioneria di stelle.