Harold and Maude

diverso d’altri
per quanto loro uguale
d’inguaiarmi volli di conforme
senza del potere l’uniforme.
schiusi innocente
senza pianto difforme
per sembrar più efficiente
come respiro lungo della gente.

…senza titolo…

crepitio non stop
testa in fiamme:
padre ovunque tu sia
non avrai questo rumore
impaziente
avrai la quiete morbida
calore intangibile.
tutto s’abbrevia
come troncamento
che spande
non s’argina.
emargina.

poesia per i poeti

non finisce la vita
in soffi e gorgoglii
ad essi demordi
la biologia ordina
il caso scoordina
la mano inquina.
non finisce la vita
in una sola esistenza
chiamatela
appartenenza
somma di parti,
divisione di demeriti
misteriosi caratteri,
m’ hanno educato
ad una -forse- cieca
fierezza.
immagine ti sento,
somiglianza
a me pari.

…senza titolo…

suppliche di madre
suppliche che non trovano
tuniche lunghe sfilaccianti
né capo né coda
né storia né dimora.
suppliche che non sanno
di stanchi arzigogoli portatrici
labbra piegate verso
sfibranti attese di pietas.
questo tempo mi domanda
ed io rispondo coll’attesa
al mistero di qualcosa
mentre l’albero fruscia brezza
la lucertola sfila come top model
la macchina scuoce, calda crepita
ed il mio viso s’incaponisce
in un eterno involontario
grigio pietoso, inoperoso.

…senza titolo…

Passa ancora la notte
io, gli occhi…
tutte le abbiamo viste
notti che non dormono
immobili come suppellettili
prova di dimenticanza
oscurità infinita.
Come un incubo
sulla terra caduto
fatto ossa, nervi,
carne, sospirate ansietà.

…senza titolo…

 

poco più di non molto
ciò che s’è all’istante
più d’una pennellata
scoordinata
più d’un volo di gabbiano.
annotato il mistero
di me scrivo
gioioso e vano
che s’avessi saputo
meglio sarei d’una somma
ma non so e caduco
di mani non so dire:
suppongo quel che sarei
l’avamposto sottraendone.