sei alla ricerca dell’armonia, della musicalità, del suono
ma anche del rumore della città, della macchina
allora
scrivi aspro come montale, scrivi tenue e
conciso come penna, scrivi di covoni come bertolucci
scrivi contorto come rosselli e de signoribus
armonioso e lirico come pavese
il verso libero di pasolini
la rima giocosa di scialoja
scrivi d’enigmi e della vita reale
fai il filosofo (non ti debbono comprendere
subito)
l’inconcludente beffardo
l’integralista bastardo
la poesia deve essere così e colà
aggiungi della buona musica
metti una foto significante
un disegno coinvolgente
la poesia è arte
non è arte
è e non è
scrivi, scrivi, scrivi
scrittura creativa
corsi di poesia
devi cercare le cose semplici, parla di cose
banali che tutti possono comprendere
non usare troppi infiniti
perché la poesia non è canzone
(are ere ire amore cuore dolore sudore)
la poesia è un enorme bluff
sono le ali della libellula che sembrano volare sulla tua spalla
a distanza d’anni non comprendo ancora
se i consigli e le verità sono la stessa cosa
se coloro che leggono scrivono pure
se il segreto è dietro gli infissi di casa
o nella biblioteca di quartiere
se la poesia sopravvive nelle semplicità
o la farsa l’ha colta di sorpresa
come girarsi pollici scoreggiando sotto la luna tagliata
se la bruttezza la schiaccia al muro
la poesia si smarca svapora sublima
condensa di nuovo nel senso che disperatamente
cerca. allora non ci sono parole nè musica che tenga
disegno, arte, tecnica, vocabolario
la pagina ti corre incontro
s’apre come un fiore la poesia
nella tasca dei pantaloni
sui coppi, in alto dove non vedi
e anche tu
ne fai
improvvisamente
parte
come petalo
forse anche pistillo
colore forma sapore
di trasversale infinito.