quando quando

quando non scrivo
cucino il pranzo
quando non scrivo
osservo il pettirosso
portarsi via le briciole
col becco minuscolo
minuteria efficace
perfetta meccanica.
quando non scrivo
vivo di passi piccoli
uno alla volta
come fa l`orologiaio.
poi suona il tempo
accade l`imprevisto
ungo la padella
sfioro il volume
e faccio cantare lo stereo
che capovolge la giornata
scendono gli angeli
Mahler spazza via le nuvole.
quando non scrivo
conto i secondi
da quando ho smesso
a quando ho ricominciato.
lo faccio per me
per tutti quegl`istanti
che non vuoi s`allontanino
e svaniscano per sempre
ghiaccio di surgelatore.

come e quando

come il sole mostra le cose
come la luce non incide il corpo
come il buio ha chiesto il perdono
come l’erba cresce ancora

ci sono tante cose da scoprire
ed altre da celare sotto la promessa.
quando l’azzurro cielo
torna dopo la pioggia.

Quando guardo il sole

Sono triste quando guardo il sole
note bemolli in minore
scaricano frutti e albe insalubri
non esplodono popcorn sonori
ma sale l’asta dell’olio
il motore grippa. Sono lieto
che il sole mostri le sue devozioni
al mattino, ma tutto prosegue
esangue e ballerino. Non s’aggiusta
ma cede la nobiltà d’animo.
E allora sono triste per congiunzione
astrale e metonimia: intemperanze
del tempo e l’assoluta scientificità
della statistica sorda. Auguri
auguri a tutti. Figli e maschi.

quando quando

quando il cielo cresce
senza noi piccini piccini
formiche laboriose
che perdono il tempo
per un soldo bucato.
quando il cielo non crede
al formicolio sulla terra
che si spacca di zolle
lentamente nei secoli
a divenir mobile
nelle ere che non esistono.
quando dimentico
del parziale
dello spunto animale
dell’esser reale.

quando m’annoio

quando m’annoio
scrivo. spesso m’annoio,
buttate lì due tre cose
indifferente e testardo
insensibile alle mode
bastardo contrario.
a chi giova se non a me
e a qualche altro svergognato
che ha invertito
gli effetti con le cause
magari pure lui
s’annoia
rivendica quei quindici minuti di celebrità
invidia la spudoratezza
lo spirito naif
e altro
che per pudore non riporto.
ah, sono molto discreto
e schivo
scrivo di nulla
tutte le parole non servono
se non le apprezzate,
che lo sappiate.

quando ti conoscerò

quando giunge l’estate
preparati non siamo:
serie le notizie
le decisioni impure

non pensarmi
non aggredirmi
con le tue malnutrite
azioni speranzose.

ho in comune col silenzio
le ali del pipistrello
il suo radar: da usare
durante gli incendi del cuore

per non morirne combusti.