vanitas vanitatum

nel chiuso del buio
hai imparato il silenzio
e delle cose l’anima pura.
ma pure lo sterile accumulo
l’illusione dell’ozio
come appartenenza alla mattanza.
nel rumore rammenti la produzione
l’odio dell’uomo sull’uomo
di tutti i poteri l’arroganza
e la caducità dell’ottenuto.
e che non esiste buio così buio
nemmeno arrendevole splendida
eterna luce. vanità, sì.