amarezza

già la seconda
che scambio per calore
gioia e comprensione
già la seconda
che pare e non è,
completamente atterrito
sono atterrato senza emergenza
nelle chiacchiere spente
indecorose piantagioni
di puttanate che cantano il commiato
del guerriero neofita,
che cantano stonate
armonie cacofoniche casuali
senza se ma forse però…
mi scendono lacrime
per due
anche se l’altro da me
non piange ed il senso cade
ma sghignazza
e mai, mai tornare indietro!
mi disse seria
con la coda finta dell’occhio
già posato su di un nuovo inguine
ingenuo e più ingenuo
inconsapevole sacrificio.
Avrei più chance
non nato. e rido,
rido di gusto perchè
il sacrificio è oltre me
e la mia vanità.

luccicanza da balera

allora, s’è fatta ora
di mandar tutto in malora?
avevo i sentori, come dei sudori,
come cane il tartufo subodora
mi scopro solo a misurar la prole
e un futuro. sino in fondo
non ho compreso se capita
che bisogna tener duro
o di duro il solo cuore averlo
come di mattoni un muro.